28 ottobre 2013
Ore 4 e 28
Elle mi dice di pensare alle cose belle, alle cose semplici,
alle piccole cose, da rimettere insieme…
Che come al solito sono tante…
Che come ogni giorno…
Che non è tutto brutto…
Io non sto bene da un po’, da che ne ho memoria, da che mi
ricordo…
Me ne accorgo da un po’, ogni giorno di più, rileggendo i
diari di bordo…
Avrei bisogno di curarmi un po’ di più, ancora un po’…
Che c’è che c’è ch’è abbastanza evidente che se il problema
non è fisiologico, se non è psicologico, allora è psichiatrico…
Elle mi invita ad ammettere di avere un grosso problema di
relazione con il mondo e che la cui conseguenza è la mia ricerca di dipendenza…
Che la mia necessità di avere una dipendenza è solo la mia
più grande A… A 4 AUTOGIUSTIFICAZIONE…
La mia necessità di avere una dipendenza è solo la mia più
grande autogiustificazione…
…non il contrario…
Elle mi invita ad ammettere di avere un grosso problema di
relazione con il mondo e che la cui conseguenza è la mia ricerca di dipendenza…
Elle mi dice di pensare alle cose belle, di pensare cose
belle e poi di non dirle alla gente ma di scriverle belle, di scriverle
semplici come se stessi raccontandole a lei e poi ad Ansia e Apprensione, le
mie nipotine che sono giù e hanno più o meno 4 e 7 anni…
Elle mi dice di pensare alle cose belle, di pensare cose
belle e poi di non dirle alla gente ma di scriverle belle, semplicemente come
se stessi raccontandole a lei, che scrive un’altra lingua e che quando era
bambina, bambina, ha visto le teste impalate e i soldati sparare alla gente che
da bambini gli abitavano accanto… durante la guerra la guerra civile di là,
dall’altra parte di un oceano, dal posto da cui arrivano i pomodori che gli
schiavi moderni raccolgono…giù…
Elle mi dice che devo smetterla di autogiustificarmi e di A…
A 4 ammettere anche con tutti gli altri che…
Elle mi dice di ammettere anche con tutti gli altri che mi
vogliono bene che ho un problema di Relazione, di dipendenza da Loro…
Che se non mi Rispondono quando voglio, quando pretendo io,
non è perché non mi vogliono bene ma è solo perché sono semplicemente un
MONTATO, ARROGANTE, IMMATURO e che ROMPO LE PALLE…
Elle mi dice di trattare meglio mia mamma…
Elle mi dice di trattarla meglio ma non perché mia mamma
continua a smontarsi ogni giorno di più continuando la chemio…
Elle mi dice di trattare meglio mia mamma perché,
semplicemente, è una mamma.
E lei è una mamma ma non è la mia…e neanche quella dei figli
che ancora non ho e che stando così non ho le palle di mettere al mondo…
Elle mi dice di trattare meglio mia mamma perché,
semplicemente, è una mamma…
Che lei si sente male solo a pensare che io non tratto bene
una mamma…
Che è come se lei si mettesse a trattar male uno di
TERRO_LANDIA (Some Letter Missing) che ha una mamma, giù…
Elle mi dice che è una cosa che non si fa.
Che è una cosa che non si fa e basta…
Elle mi dice, semplicemente, che basta dire solo e
semplicemente la verità…
Ma a le persone che ti vogliono bene. Non a quelli che ti
rispondono prima…
Elle mi dice di pensare alle cose belle…
Che sono fortunato, nonostante tutto…
Che le persone che mi vogliono bene ci sono ancora e sono
ancora tante.
Che poi rispondono, prima a me, togliendo del tempo alle
cose più importanti di me…
Che sono un MONTATO, ARROGANTE, IMMATURO e che ROMPO LE
PALLE…
Elle mi dice di pensare alle cose belle, che sono fortunato,
che io conosco tante persone gentili che mi regalano spesso del tempo e mi
dimostrano Affetto…nonostante tutto.
Elle mi dice che è bello che Andrea mi ha dato la mano,
l’altra sera, alla mostra…
Che c'è che c'è che c'è che non capisco, mi dice, sciarpisciando come me...
Che c'è che c'è che c'è che lui è un artista vero, le ho viste le sue cose e sono proprio belle...
Però non se la tira...
Che c'è che c'è che c'è che se lui non se la tira, perchè tu invece sì?
Stai lì a fare il contrario...
Da quello che so io, da quando eri bambino...
Lo dice anche tua mamma...
Che c'è che c'è che c'è che lui è un artista vero, le ho viste le sue cose e sono proprio belle...
Però non se la tira...
Che c'è che c'è che c'è che se lui non se la tira, perchè tu invece sì?
Stai lì a fare il contrario...
Da quello che so io, da quando eri bambino...
Lo dice anche tua mamma...
Elle mi dice di pensare alle cose belle…
Elle mi dice di pensare cose belle e poi di cominciare a
dire la verità ma solo alle persone che ancora mi dimostrano Affetto.
Nonostante tutto…
Che era il 2002, c’era il Coyote Project e la mia ennesima
scoperta per caso…
Che c’è che c’è che c…C’era la mia voglia di dire basta dopo
aver letto per caso una lettera aperta del Forum Salute Ambiente e Sviluppo ai
cittadini della mia terra natia, giù, a sud del posto da cui batto un po’a
caso, perdendo spesso il tempo, delle parole sgrammaticate e sporche su una
tastiera qwerty…
L’ennesima scoperta per caso, durante un tentativo di fuga
abbozzato, durante un tentativo di fuga dal mio dovere di essere uomo e di
smettere di fuggire, dall’amore mio per Lei, come quello per la mia terra
natia, le mie più importanti scoperte per caso, fuggendo…
Elle mi dice che vuole stare con me. Nonostante tutto…ma
devo smetterla di fare quello che fa il pazzo...
che in Lei, in 14 mesi che siamo
sempre insieme, continua suo malgrado a non capirne il senso…
Elle mi dice spesso, in questi giorni un po’ così, che se
non vedo come smetterla con questo mio atteggiamento, alla mia prossima
pseudopsycoperformance…
Lei non assisterà, nonostante tutto…
Elle mi dice che capisce che per un Arrogante, Egoista,
Egocentrico, Esibizionista,e Freddo, Fuori, come me è un po’ dura ma che devo
provare a pensare di essere più Gentile…
Che se non ce la faccio, se l’impegno è sincero però…
La cosa più semplice è pensare a quelli che anche per un
Ritardato Esistenziale come me, Risultano... Riescono ad essere Gentili,
nonostante tutto…
Che c’è che c’è che c’è che io perdo colpi…E poi forse mi
ero scordato che prima anche mi aveva detto che la gente, quelli che spero che mi rispondano sempre,
hanno una vita in cui c’è altro…oltre che me…ma che nella loro vita, io sono
fortunato, c’è un posto anche per me… Per dedicarmi, con gentilezza, del tempo e poi ascolto…Nonostante i miei skizzi e il mio brutto carattere, nonostante tutto…
Elle mi chiama testina, testina di cosa che non si può dire.
Elle mi dice di stare attento, che chi non sa, leggendo, non capirà...
Che c'è che c'è che c'è che San Paolo che dico io non è quello in Brasile anche se sono scuro di pelle, manco quello di Bari...
Che c'è che c'è che c'è che San Paolo che dico io, vicino a San Pietro, è quello di Brindisi, dove l'Appia Antica Finisce, Virgilio ci è morto, dove il cane a 6 zampe di Enrico Mattei ci fece uno dei suoi impianti gemelli, in terra di santi gemelli...
San Paolo tuo è quello lì, fallo capire alla gente!
Elle mi dice di dire la verità finalmente…
Elle mi dice di ammettere che a me abitare a San Paolo, alla
fine, piaceva anche a me…
Io chiedo a Elle solo una cosa.
Io chiedo a Elle non di essere un po’ più gentile con me…ma,
semplicemente, di non fare confusione…
Che non ho mai negato di avere anche dei bei ricordi di giù
in generale e poi di San Paolo, in particolare…
Che non è colpa mia se prima di vedere un bambino con
un’Allergia me ne ricordo già un paio con la Leucemia…
Che Elle no! Non ti confondere e continua a tenermi per mano
mentre cerco di gestire queste Lacrime…che finalmente cadono giù… in questi
giorni un po’ così, in cui smaltisco macerie e-sistenziali… in cui smaltisco
macerie del mio ennesimo fallimento… e-sistenziale…
Che c’è che c’è che c’è che gli occhi sempre meno gonfi e
che fanno ancora male… mentre continuo a cercare di essere un po’ più gentile e
un po’ meno OSSESSIVO, ASFISSIANTE…FASTIDIOSO COME UN’ARITMICA APNEA NOTTURNA,
INTERMITTENTE E ASSOCIATA A BRONCOSPASMO…di qualcuno che è sempre stato gentile
con me…
Elle mi tiene la mano mentre mi invita a pensare a giù. E ad
essere più gentile…
Quando…
Che c’è che c’è che c’è che c’è che quando, poco dopo, dopo
almeno 3 cicli di 484 e poi ancora altri 3 e poi ancora altri 3 cicli di 484,
respirazione 484…
…Elle mi tiene per mano e mi parla sempre più Lentamente,
sempre più piano, mentre finisco di visualizzare, passare in rassegna e
filtrare poi la visualizzandole la sequenza di immagini generata dal mio
personalissimo Algoritmo fusione del viaggio di Campbell, dell’Enneagramma, del
modello Ecologico di Brofenbrenner e poi, naturalmente del wej ji…
…Elle mi dice di pensare in maniera più gentile a giù…e a
perdonarmi di non aver avuto il coraggio di vivere, di tornare a vivere giù,
dopo aver finito di studiare…
…Elle mi dice di pensare in maniera più gentile a giù… alle
persone… e che se poi può aiutarmi…
…Elle mi dice di pensare a giù e ad una persona gentile ch’è
sempre stata gentile con me…
Ed ecco che poi appena Lei mi dice così…
Ed ecco un neurone che veloce, leggero e preciso mi porta,
semplicemente a dire VINCENZO!
Ed eccone un altro, che subito dopo, mi porta veloce,
leggero e preciso a mia mamma…
E poi quello dopo più veloce, leggero e preciso mi porta a
mia mamma…
Che qualche giorno fa ha perso la vista da un occhio e che
c’è che c’è che c’è che sul bugiardino che ho riletto Ennevolte quand’era che
ancora faceva la Liquida, c’è scritto, ripeto, l’ho letto Ennevolte anche io…
Quand’è che a un certo punto, qualche anno fa, prima della
mia ultima fuga, quand’era che gli occhi facevan già un po’ male…su quel
bugiardino, letto in una cucina arancione, c’è scritto che forse, tra le altre
cose, potrebbe portare un po’ di problemi alla vista…tipo la cecità…
Mia mamma mi fa l’altro giorno, a telefono, appena uscita
dall’ospedale…
Non preoccuparti,ti prego, davvero… che io sto bene… la
solita reazione allergica, che tanto sono abituata…c’è ch’è tutto,
fondamentalmente, sotto controllo, adesso, anche se gli occhi fanno male…
…ma del papà di Vincenzo hai saputo?...
Anche il papà di Vincenzo è sempre stato gentile con me,
come Vincenzo…
Come me di San Paolo, lui, loro, scala C, io scala F…lui,
io… il CAR insieme, a Taranto, quando ancora c’era la Leva, poi vite diverse,
l’amica Sandrina in comune… prospettive diverse…fino a ritrovarsi poi qui, a
questo tempo, nella città senza passaggi a livello e con la via con i soli
numeri dispari… e Vincenzo è sempre stato gentile con me…
Vista sul cortile per la zona giorno, per tutte e 6 le
palazzine. Verso l’interno, la zona giorno…
La zona notte esposta al cimitero e alle annesse candele
perpetue per le palazzine A, B e C…
Mentre per le D, E e la F, F di F 4 F…! prima i roveti, poi
le candele…come a non farsi mancare mai niente…
Che io un poco esagero, da sempre, lo so…
Che c’è che c’è che c’è che in effetti magari già c’erano e
io ero bambino e magari non capivo, ho ricordi confusi e sbiaditi o non mi
ricordo proprio…
Ma c’è che c’è che c’è che la prima candela che mi ricordo
alla fine, Cerano è sempre stata… prima di quelle della chiesa tenute in mano
dai bimbi in fila, ordinati, nell’attesa di ad ogni sacramento, prima di quelle
del petrolchimico dove lavoravano i nostri papà e in cui avrebbero sognato di
vederci in fila, alla mensa…
Se me lo chiedo di nuovo, se ci ripenso, sempre Cerano, mi
ricordo…
Se io mi ricordo di una persona gentile, invece, a San
Paolo, penso a Vincenzo… poi ad Alessandra della scala B che anche suo padre,
sempre in quei giorni…
Che c’è che c’è che c’è che anche il papà di Alessandra, con
me, a San Paolo è sempre stato gentile…
E poi quanti altri, ancora… le chiedo…sti giorni?
E a quanti siamo, Mà, perdinci bacco! Mà…
…che c’è che c’è che c’è che…
…alla fine…
Non ha mica manco più senso invocare l’aiuto dei santi!
…Mà…
E poi, perché no? sarebbe ora di convocare i fanti?
…Mà…
Mannaggia, Mà!
Che puoi chiedere a Elle, Mà. Che mi sto un po’
impegnando…che sto cercando di stare calmo, mà…
Che c’è che c’è che gli occhi fanno male…
Mà…
Ma mi curo il dolore coi pupazzetti di una favola, una
favola macabra che sto scrivendo da un po’…
Che i miei pupazzetti non parlano, non sanno parlare…
Che c’è che c’è che forse è un poco meglio se non parlano…
mà…
Mà…a quanti siamo Mà, su 90 famiglie, sulle 6 scale, fra
genitori, figli e collegati?
Noni, Mì! Noni… Eti a tutti, Mì!… Ma a tutti, moi, ma…
MANNAGGIA!
…Mà! Ma alla fine, Lucrezia, l’ortolana… Stomaco e mascella,
poi? O sbaglio?
Noni Mì! Mi ricordo intestino e polmoni…
Mà, in effetti, mo che mi fai pensare… ti ho detto una
cazzata…mi ricordo, alla fine, intestino e mascella…
Devo chiamare, gentile… che io sono fortunato…devo chiamare
Vincenzo ed essere gentile con lui.
Che c’è che c’è c’è che poi anche il papà di Vincenzo è
sempre stato gentile con me…
Lo dico a Elle…
Io dico a Elle…
Che quando penso ad una persona con cui sarò più gentile e
che vorrei sentire e vedere di più…
…PENSO A VINCENZO…
finito di scrivere alle ORE 11 E 11 DEL 28 OTTOBRE 2013, nella città senza passaggio
a livello...
post delle ore 2 e 28 del 2 novembre 2013